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Junaid khan
Junaid khan
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muhammad.palar
Muhammad Umar palari :
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2025-07-26 16:37:05
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jdsheikh30
jd🇦🇴🔥⚔️ :
✌️✌️✌️
2025-06-30 18:20:39
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user057911361
Ali Khan :
🤣🤣🤣🤪🤪🤪🤪
2025-06-30 18:02:16
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Cara me,* quanto hai pianto in silenzio, quanto hai nascosto dietro sorrisi falsi un dolore che ti bruciava dentro come fuoco. Nessuno lo sapeva, nessuno lo capiva. Ti guardavano vivere, ma dentro stavi morendo. Ogni giorno era una battaglia, ogni respiro un peso. Hai chiamato “amiche” persone che ti hanno pugnalata con l’indifferenza. Che ti cercavano solo quando avevano bisogno, ma sparivano quando eri tu ad aver bisogno anche solo di un “come stai?”. Ti hanno fatto sentire di troppo, sbagliata, pesante. E così hai cominciato a chiuderti, a farti piccola. A pensare che forse eri tu il problema. Ma non lo eri. Lo giuro, non lo eri. Poi c’è stato lui. Quella relazione che sembrava amore e invece era veleno. Ti faceva sentire viva a momenti, ma poi ti faceva sprofondare. Ti diceva che eri complicata, che nessuno ti avrebbe mai capita come lui. E intanto ti toglieva tutto: la fiducia, il sorriso, la libertà. Ti sei aggrappata a lui come fosse l’unica cosa che ti tenesse in piedi, ma invece ti stava solo consumando. E lo sapevi. Ma non riuscivi a scappare. E allora hai cominciato a cercare una via per far tacere quel dolore. Hai usato le mani per punirti. Hai lasciato che la pelle parlasse al posto tuo, con i *tagli*, i *pugni sul muro*, i silenzi urlati. Ogni ferita era un modo per urlare
Cara me,* quanto hai pianto in silenzio, quanto hai nascosto dietro sorrisi falsi un dolore che ti bruciava dentro come fuoco. Nessuno lo sapeva, nessuno lo capiva. Ti guardavano vivere, ma dentro stavi morendo. Ogni giorno era una battaglia, ogni respiro un peso. Hai chiamato “amiche” persone che ti hanno pugnalata con l’indifferenza. Che ti cercavano solo quando avevano bisogno, ma sparivano quando eri tu ad aver bisogno anche solo di un “come stai?”. Ti hanno fatto sentire di troppo, sbagliata, pesante. E così hai cominciato a chiuderti, a farti piccola. A pensare che forse eri tu il problema. Ma non lo eri. Lo giuro, non lo eri. Poi c’è stato lui. Quella relazione che sembrava amore e invece era veleno. Ti faceva sentire viva a momenti, ma poi ti faceva sprofondare. Ti diceva che eri complicata, che nessuno ti avrebbe mai capita come lui. E intanto ti toglieva tutto: la fiducia, il sorriso, la libertà. Ti sei aggrappata a lui come fosse l’unica cosa che ti tenesse in piedi, ma invece ti stava solo consumando. E lo sapevi. Ma non riuscivi a scappare. E allora hai cominciato a cercare una via per far tacere quel dolore. Hai usato le mani per punirti. Hai lasciato che la pelle parlasse al posto tuo, con i *tagli*, i *pugni sul muro*, i silenzi urlati. Ogni ferita era un modo per urlare "aiutatemi" in un mondo che non ti stava ascoltando. Nessuno si accorgeva di quanto urlavi dentro. E allora hai continuato a farti del male, perché almeno lì sentivi qualcosa, anche se era dolore. Ma sai qual è la verità, Vale? *Sei ancora qui.* Sei qui, con tutte le tue cicatrici, visibili e invisibili. E ogni volta che ti sei fatta del male, non era perché volevi davvero distruggerti. Era perché volevi smettere di sentire il vuoto. Era un modo disperato per chiedere amore, per chiedere attenzione, per chiedere di essere vista. E ora che ti scrivi questa lettera, voglio che tu la legga con gli occhi pieni di verità: tu non sei sbagliata. Tu sei sopravvissuta a cose che avrebbero spezzato chiunque. Hai attraversato la tempesta, sola, con il cuore a pezzi e le mani tremanti. Ma hai resistito. Hai ogni diritto di guarire. Di lasciare andare le persone che non ti hanno voluta davvero. Di imparare ad amare la tua pelle, anche se è stata ferita. Di guardarti allo specchio e dire: “Sono viva. E valgo.” Non sarà facile. Ma ogni giorno è una possibilità per ricominciare. Per chiederti scusa. Per darti amore. Quello che nessuno ti ha dato, ora puoi dartelo tu. Promettiti di non farti più del male. Promettiti di lottare per te. Promettiti di amarti, anche quando non ci riesci. Con le mani tremanti ma il cuore che batte ancora. #andiamoneiperte vi lascio un po’ di me…

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