@w_mm97: #.

كـــ🍒ـــروزة 🍋😉
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Comments

am_b63
ࢪۅحِ 𝙧𝙤𝙃َ❥્᭄͜͡ :
الجماعة اللي داخلين يقرأوا التعليقات امانه اقرأو تعليقي معاكم
2025-07-12 18:25:23
345
ms____w
بنت كياره 🫶🏻❤ :
الي يريد يضحك يروح يشوف ترند سويته نفسه 😂
2025-07-12 08:18:17
58
1z_i_p1
✨كےـرٱر ٱلَحًےـلَٱوٌيّےـ💍✨ :
يبوو
2025-07-11 18:37:28
5
iegeooev
؏ـاشقـه الامام الحسـين:|| :
😂 شباب بتعاليق دكول ما شايفين ابنيه حلوه
2025-07-12 06:29:44
21
m_z_x2006
مٰہٰٖكٰہٰٖسٰہٰٖوٰرٰ 🥀𖥄 :
عادي أخذ الفيديو 😅🌚
2025-07-13 07:30:21
3
user2086133870859
باقر السيد :
فدوه 🥹❤️
2025-07-11 17:45:06
2
76gso
ما اعرف شسمي حسابي :
من ضحكتي ضحكت وياج و ماذري بروحي
2025-07-11 22:29:36
8
user66869038725600
الحساب مغلق :
يطلع عندي بالتكتوك هيج نشرته بالستوري اليعرف خل يعلمني شلون الغي
2025-07-29 13:00:12
1
rx_wt9
''A'' :
شامتت 😂🥱💎
2025-07-12 09:57:52
2
ksae46
🥇فاست🥇 :
اني كلش خجلت من ضحكتج❤❤❤
2025-07-12 18:16:48
6
mk.x52
𝐌𝐚𝐡𝐝𝐢 l هٛـوَډيُ :
صح ما لحڪَِت تصـور ايدهه بـس حبـيت 🗿🙂
2025-07-11 23:55:17
28
34__wr
رِضــأوُي🏁🎭 :
الله يحفضج 🫀
2025-07-11 21:01:29
3
gt.915
👑𓆩𝐌̷͢𓆪:«𝑴𝒂𝒉𝒅𝒊»👑 :
الهم صلي على محمد وال محمد
2025-07-12 20:33:45
5
abas20_04
عباس 🖤 :
اعيونج
2025-07-11 21:19:11
4
zzzzzzzzzzzzzzzzzzz82
❤امي عافيتي ❤ :
ماما مشطتلي حلوه مو ͡͡🙂͡͡..
2025-07-19 03:38:58
4
sgld_x
كناري | FM🎧🧸 :
عيونك عكل شيخ تࢪيد حجاي 😌🤎
2025-07-11 22:26:10
4
d1937y
اڪااٌبـر𓆩𝙖𝙠𝙖𝙗𝙧𓆪🦂 :
روعه
2025-07-11 11:25:27
2
wkj_72
ڪـ⃪ـ⃪ضۅم ✰⤿. :
بينه عصبيه 😔😂
2025-07-12 06:14:22
7
rd_____r
𝟏𝟏:𝟏𝟏 :
حيييل حلوةة❤🙂
2025-07-11 21:43:06
3
y_xchc2
• َأנيــــاטּ | 🖤🔥 :
بس كلولي شون اطلع الترند شني اسمه وين ابحث
2025-07-12 13:33:54
3
n_ppww
إبن مشتاق ، :
الشعر 💀
2025-07-12 09:07:58
2
r._r47
MUSTAFA|صوفي :
فدوه شكد حلوه + ربي يحفظج ويطول عمرج + استمريي 🙂
2025-07-12 10:21:04
7
y__kp1
ۦۧۧۦ،ۦﮩ٭ ۦعۓۧ ﹻلہٰ۫ۓٰ۫ﹻۦوش :
ضحكه🥺✨
2025-07-11 17:28:40
3
taiif3125
انباري :
احلا من يسوي لترند
2025-07-12 13:42:19
1
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L’estate 2016 portò grandi cambiamenti. Salutò Giampiero Ventura, che dopo cinque anni in granata fu chiamato alla guida della Nazionale italiana. Al suo posto arrivò Mihajlović, tecnico serbo dal carattere fumantino, deciso a costruire un Torino più coraggioso. Il mercato vide l’addio di Kamil Glik, colonna difensiva e capitano, passato al Monaco. Ma in compenso arrivarono giocatori promettenti come Iago Falque, Adem Ljajić, Joe Hart (prestito dal Manchester City) e soprattutto un giovanissimo attaccante destinato a far parlare di sé: Andrea Belotti. Il Gallo canta Belotti, detto “il Gallo”, esplose in modo fragoroso. Con 26 gol in campionato, divenne il simbolo della squadra e l’idolo dei tifosi. Capace di segnare in ogni modo – di testa, al volo, su rigore, in contropiede – Belotti visse una stagione da vero bomber, attirando l’interesse di mezza Europa. Le sue esultanze col gesto del gallo divennero un marchio di fabbrica. Spettacolo e disattenzioni Il Torino giocava un calcio entusiasmante, spesso dominando in attacco: segnò 71 gol, uno dei migliori attacchi del campionato. Iago Falque e Ljajić completavano un tridente d’élite, e anche Baselli, Benassi e Zappacosta davano qualità al centrocampo. Tuttavia, il problema era evidente: la difesa scricchiolava. Il portiere inglese Hart alternava grandi parate a errori clamorosi, e la retroguardia spesso cedeva nei momenti chiave. Ne risultò un Torino capace di partite epiche – come il 5-1 al Cagliari o il 3-1 alla Roma – ma anche di clamorose cadute. I granata chiusero il campionato al nono posto con 53 punti, fuori dalla zona Europa, con la sensazione di aver sprecato una grande occasione. Il derby e il finale Nei derby contro la Juventus, il Toro lottò con orgoglio. All’andata perse 3-1 nonostante una buona prova. Ma il ritorno, allo Stadium, fu una battaglia vera: il Torino passò in vantaggio con Ljajić, resistette in 10 uomini dopo l’espulsione di Acquah, ma fu raggiunto solo al 92° da un gol di Higuaín. Fu una delle prove di maggiore carattere della stagione. Un’annata da ricordare… e da rimpiangere Il Torino 2016/2017 resta nella memoria dei tifosi come una squadra spettacolare ma incompleta, capace di entusiasmare ma anche di far infuriare. La stagione segnò la definitiva consacrazione di Belotti, l’inizio di un nuovo corso che, però, non decollò del tutto. Mihajlović sarebbe stato esonerato l’anno successivo, ma il seme di quel Toro offensivo e coraggioso restò nel cuore dei suoi tifosi. Una squadra da sogno a metà. #torino #serieatim
L’estate 2016 portò grandi cambiamenti. Salutò Giampiero Ventura, che dopo cinque anni in granata fu chiamato alla guida della Nazionale italiana. Al suo posto arrivò Mihajlović, tecnico serbo dal carattere fumantino, deciso a costruire un Torino più coraggioso. Il mercato vide l’addio di Kamil Glik, colonna difensiva e capitano, passato al Monaco. Ma in compenso arrivarono giocatori promettenti come Iago Falque, Adem Ljajić, Joe Hart (prestito dal Manchester City) e soprattutto un giovanissimo attaccante destinato a far parlare di sé: Andrea Belotti. Il Gallo canta Belotti, detto “il Gallo”, esplose in modo fragoroso. Con 26 gol in campionato, divenne il simbolo della squadra e l’idolo dei tifosi. Capace di segnare in ogni modo – di testa, al volo, su rigore, in contropiede – Belotti visse una stagione da vero bomber, attirando l’interesse di mezza Europa. Le sue esultanze col gesto del gallo divennero un marchio di fabbrica. Spettacolo e disattenzioni Il Torino giocava un calcio entusiasmante, spesso dominando in attacco: segnò 71 gol, uno dei migliori attacchi del campionato. Iago Falque e Ljajić completavano un tridente d’élite, e anche Baselli, Benassi e Zappacosta davano qualità al centrocampo. Tuttavia, il problema era evidente: la difesa scricchiolava. Il portiere inglese Hart alternava grandi parate a errori clamorosi, e la retroguardia spesso cedeva nei momenti chiave. Ne risultò un Torino capace di partite epiche – come il 5-1 al Cagliari o il 3-1 alla Roma – ma anche di clamorose cadute. I granata chiusero il campionato al nono posto con 53 punti, fuori dalla zona Europa, con la sensazione di aver sprecato una grande occasione. Il derby e il finale Nei derby contro la Juventus, il Toro lottò con orgoglio. All’andata perse 3-1 nonostante una buona prova. Ma il ritorno, allo Stadium, fu una battaglia vera: il Torino passò in vantaggio con Ljajić, resistette in 10 uomini dopo l’espulsione di Acquah, ma fu raggiunto solo al 92° da un gol di Higuaín. Fu una delle prove di maggiore carattere della stagione. Un’annata da ricordare… e da rimpiangere Il Torino 2016/2017 resta nella memoria dei tifosi come una squadra spettacolare ma incompleta, capace di entusiasmare ma anche di far infuriare. La stagione segnò la definitiva consacrazione di Belotti, l’inizio di un nuovo corso che, però, non decollò del tutto. Mihajlović sarebbe stato esonerato l’anno successivo, ma il seme di quel Toro offensivo e coraggioso restò nel cuore dei suoi tifosi. Una squadra da sogno a metà. #torino #serieatim

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