@jekgkjgo: rehat dlu tryhard lptop #elitecs🥴🤙 #fyp #laptop #epepburik

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k4hpd
🕷️🕸️ :
cara biar main di emu lancar gimana bro,gw main di emu malah lagi parah co
2025-07-16 11:00:09
0
arapp_05
koncerttt :
bsk bengkel😃
2025-07-14 16:14:05
2
stevew4lker
parkhyungseok :
laptop apa
2025-07-15 15:27:16
0
imjigle
BaimL :
laptop apa bg?
2025-07-15 08:57:23
0
fizibikti
fazaanaksholeh🙄 :
hbis brp tu laptop
2025-07-16 02:57:43
0
riellkanjut
￶￶ :
ram brp?
2025-07-16 02:14:59
0
14qelzlinz
kelzź just newbie :
Ib new vt
2025-07-14 12:34:39
0
aljeet28
a for alii :
jadi ngecit nya enak ya 🙂‍↕️curang
2025-07-14 09:25:24
0
rasya_yongki
YONGKI :
pertama dapat DM epep ga
2025-07-14 09:23:20
0
alwiihs
alwii :
5 tahun lagi ff bakal penuh sama player baru, kita semua udh ga main lagi , player baru bakal main di map kesayangan kita, tanpa tahu 5 tahun lalu kita suka main di map itu, ga ada yg ingat kita, ga bakal ada yg cri akun kita, kita cuma bakal jadi bagian kecil dari sejarah game ini , jadi puas"in ya main ff nya
2025-07-16 08:57:19
0
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Qual è il suo primo ricordo di Jannik Sinner? «Di un bambino che a tre anni sciava tutto il giorno sulle piste e non voleva mai andare a casa. E sulla neve era davvero bravo. Mia sorella era la sua allenatrice. Aveva un fisico magro, sguardo sveglio e i capelli rossi e lunghi. Chi non lo conosceva lo scambiava per una bambina». Lo conosce bene. «L’ho visto crescere. E suo papà è stato un mio compagno di squadra. Giocava con me in Seconda Categoria. È stato anche il suo primo allenatore nell’U6 dell’Afc Sexten». Wolfram Egarter è l’ex presidente dell’Afc Sexten, la squadra di calcio in cui giocava Jannik Sinner. Da piccolo si divideva tra le piste da sci e i campi del centro sportivo di Sesto. Anni dopo, quel bambino, partito da un paesino di neanche duemila abitanti, guida la classifica Atp ed è stato il primo italiano a vincere Wimbledon. Ma quanti sport faceva Jannik? «Tre. Sci, calcio e tennis. Tutti insieme. Succedeva spesso che nella stessa giornata si allenasse negli altri sport e poi venisse al campo. Non stava mai fermo, voleva sempre giocare». Raccontava prima che a calcio il suo primo allenatore è stato il papà Hanspeter. «Esatto. E non gli risparmiava i rimproveri. Durante una partita l’aveva sostituito perché, per segnare un gol, Jannik aveva scartato tutti gli avversari. “Devi passarla agli altri bambini. È uno sport di squadra, c’è bisogno di tutti». 👉 Leggi l'articolo completo di Nicolò Franceschin sul Corriere  #janniksinner #sinner
Qual è il suo primo ricordo di Jannik Sinner? «Di un bambino che a tre anni sciava tutto il giorno sulle piste e non voleva mai andare a casa. E sulla neve era davvero bravo. Mia sorella era la sua allenatrice. Aveva un fisico magro, sguardo sveglio e i capelli rossi e lunghi. Chi non lo conosceva lo scambiava per una bambina». Lo conosce bene. «L’ho visto crescere. E suo papà è stato un mio compagno di squadra. Giocava con me in Seconda Categoria. È stato anche il suo primo allenatore nell’U6 dell’Afc Sexten». Wolfram Egarter è l’ex presidente dell’Afc Sexten, la squadra di calcio in cui giocava Jannik Sinner. Da piccolo si divideva tra le piste da sci e i campi del centro sportivo di Sesto. Anni dopo, quel bambino, partito da un paesino di neanche duemila abitanti, guida la classifica Atp ed è stato il primo italiano a vincere Wimbledon. Ma quanti sport faceva Jannik? «Tre. Sci, calcio e tennis. Tutti insieme. Succedeva spesso che nella stessa giornata si allenasse negli altri sport e poi venisse al campo. Non stava mai fermo, voleva sempre giocare». Raccontava prima che a calcio il suo primo allenatore è stato il papà Hanspeter. «Esatto. E non gli risparmiava i rimproveri. Durante una partita l’aveva sostituito perché, per segnare un gol, Jannik aveva scartato tutti gli avversari. “Devi passarla agli altri bambini. È uno sport di squadra, c’è bisogno di tutti». 👉 Leggi l'articolo completo di Nicolò Franceschin sul Corriere #janniksinner #sinner

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