@jokyyyjokeee: Gardez la bien les gars !!! Je vais en faire ma reine 🙏🙏😏 #properity #amour #vraie #femme

Jokyyy
Jokyyy
Open In TikTok:
Region: FR
Wednesday 30 July 2025 22:26:07 GMT
771
19
4
0

Music

Download

Comments

mariedemon62
Marie du 62 :
C est ca mais on n ai toujours trahie blesser 😢😢 copain
2025-07-31 00:24:53
1
bea.team.urby.et.cala
Bea🧄team Urby🧄 et CALA 👻 :
🙏🥰🥰🥰
2025-07-30 22:33:19
1
angel76lh
Cricri😇Angel🪷👑♿️ :
🥰🥰🥰
2025-08-01 05:02:04
0
fanfanlemans
Fanfan :
👍👍👍🙏🙏🙏🥰🥰🥰
2025-07-31 05:59:01
0
To see more videos from user @jokyyyjokeee, please go to the Tikwm homepage.

Other Videos

La decisione di Re Umberto I e di sua moglie Margherita di recarsi a #napoli mentre infuriava l’epidemia di colera del 1884 e di tornarci nel 1889 a inaugurare i lavori del grande risanamento dei quartieri popolari ha molto a che fare con la necessità di infondere lo spirito nazionale in una popolazione che ne sembrava totalmente immune. In questa operazione mediatica ha giocato un ruolo, forse non del tutto marginale, anche l’umile #pizza. Perché dare la notizia che anche la #regina mangiava il #piatto simbolo della disperazione partenopea era la cosa più empatica che si potesse fare.  Non sapremo mai se questa cosa sia avvenuta davvero, anche se, conoscendo i #Savoia  e sapendo cosa fosse la pizza ancora in quell’ultimo scorcio di ‘800, sarebbe da escludere. Ma in fondo, è del tutto irrilevante. Il messaggio che si voleva far passare era che la Regina condivideva i sacrifici del popolo e pur potendo mangiare ogni giorno i piatti più prelibati del mondo, non si asteneva dal chiedere a un #pizzaiolo “le pizze come siete solito farle per il popolo di Napoli”, testuali parole della monarca, secondo quanto riportato in un articolo del 1880 e opportunamente ripreso anche dalla stampa internazionale. L’ufficio #marketing di casa Savoia sapeva il fatto suo: oggi un articolo così verrebbe definito una “velina di palazzo”. La povera pizza era diventata il fulcro di un’operazione di costruzione del consenso, che non può non sorprendere per la modernità degli strumenti messi in campo e per il linguaggio utilizzato.  Resta il fatto che è sicuramente un falso il documento datato 11 giugno 1889, tuttora esposto nella Pizzeria Brandi, con il quale il pizzaiolo Raffaele Esposito viene ringraziato per le tre pizze preparate alla Regina Margherita. Si tratta di un apocrifo realizzato negli anni Trenta del Novecento, quando ormai la pizza è ben altra cosa rispetto a quella che avrebbe potuto mangiare la Regina nel 1889 e soprattutto quando la Regina stessa è ormai morta da almeno cinque anni. Il prof Grandi ne ha parlato con #Pif nello speciale natalizio di
La decisione di Re Umberto I e di sua moglie Margherita di recarsi a #napoli mentre infuriava l’epidemia di colera del 1884 e di tornarci nel 1889 a inaugurare i lavori del grande risanamento dei quartieri popolari ha molto a che fare con la necessità di infondere lo spirito nazionale in una popolazione che ne sembrava totalmente immune. In questa operazione mediatica ha giocato un ruolo, forse non del tutto marginale, anche l’umile #pizza. Perché dare la notizia che anche la #regina mangiava il #piatto simbolo della disperazione partenopea era la cosa più empatica che si potesse fare. Non sapremo mai se questa cosa sia avvenuta davvero, anche se, conoscendo i #Savoia e sapendo cosa fosse la pizza ancora in quell’ultimo scorcio di ‘800, sarebbe da escludere. Ma in fondo, è del tutto irrilevante. Il messaggio che si voleva far passare era che la Regina condivideva i sacrifici del popolo e pur potendo mangiare ogni giorno i piatti più prelibati del mondo, non si asteneva dal chiedere a un #pizzaiolo “le pizze come siete solito farle per il popolo di Napoli”, testuali parole della monarca, secondo quanto riportato in un articolo del 1880 e opportunamente ripreso anche dalla stampa internazionale. L’ufficio #marketing di casa Savoia sapeva il fatto suo: oggi un articolo così verrebbe definito una “velina di palazzo”. La povera pizza era diventata il fulcro di un’operazione di costruzione del consenso, che non può non sorprendere per la modernità degli strumenti messi in campo e per il linguaggio utilizzato. Resta il fatto che è sicuramente un falso il documento datato 11 giugno 1889, tuttora esposto nella Pizzeria Brandi, con il quale il pizzaiolo Raffaele Esposito viene ringraziato per le tre pizze preparate alla Regina Margherita. Si tratta di un apocrifo realizzato negli anni Trenta del Novecento, quando ormai la pizza è ben altra cosa rispetto a quella che avrebbe potuto mangiare la Regina nel 1889 e soprattutto quando la Regina stessa è ormai morta da almeno cinque anni. Il prof Grandi ne ha parlato con #Pif nello speciale natalizio di "Caro Marziano", disponibile su @RaiPlay #pizzamargherita #doipodcast

About