@sinisterproject: ☝🏻☝🏻#fouryou #sinisterproject

SINISTER PROJECT
SINISTER PROJECT
Open In TikTok:
Region: ID
Thursday 23 October 2025 06:48:36 GMT
3807
115
0
16

Music

Download

Comments

There are no more comments for this video.
To see more videos from user @sinisterproject, please go to the Tikwm homepage.

Other Videos

Saranno l’autopsia e gli accertamenti sul corpo di Alberto Zordan a chiarire le cause della morte del maratoneta di Sovizzo (Vicenza), trovato senza vita a casa sua nella notte tra sabato 1 novembre e domenica 2. Aveva 48 anni. Un decesso avvenuto a pochi giorni da quello della sua compagna di squadra Anna Zilio, 39 anni originaria di Marano Vicentino, anche lei runner esperta trovata senza vita nell’abitazione di Verona lo scorso 13 ottobre e per la cui morte la procura ha disposto autopsia e accertamenti. Zordan e Zilio erano tesserati nel Team Km Sport, un’associazione sportiva veronese che raduna appassionati di podismo, ciclismo e triathlon. Il fatto che le due morti siano state così vicine ha fatto sorgere qualche dubbio ai familiari e agli amici del quarantottenne che hanno chiesto accertamenti. Zordan viene descritto come una persona attenta all’alimentazione, che non fumava e non beveva alcolici, senza contare la sua abitudine di allenarsi con regolarità. Non di poco conto il fatto che il maratoneta non avrebbe mai registrato alcun problema cardiologico. Secondo quanto emerso, infatti, l’atleta era particolarmente seguito dal punto di vista medico, soprattutto in questo periodo in cui si stava preparando a una competizione importante: la maratona di Valencia del 7 dicembre. «La sua sarà una mancanza molto dura da digerire – ha commentato l’amico Paolo Fongaro -. Alberto era una persona che non si lamentava, vedeva le sconfitte come un punto di partenza, lo chiamavo “il samurai” perché era come un guerriero che non smetteva mai di combattere. Dava il cento per cento in tutto ciò che faceva, nel lavoro e nella famiglia, come anche nello sport». 👉 Leggi l'articolo completo di Rebecca Luisetto sul Corriere  #vicenza #maratoneti #cronaca
Saranno l’autopsia e gli accertamenti sul corpo di Alberto Zordan a chiarire le cause della morte del maratoneta di Sovizzo (Vicenza), trovato senza vita a casa sua nella notte tra sabato 1 novembre e domenica 2. Aveva 48 anni. Un decesso avvenuto a pochi giorni da quello della sua compagna di squadra Anna Zilio, 39 anni originaria di Marano Vicentino, anche lei runner esperta trovata senza vita nell’abitazione di Verona lo scorso 13 ottobre e per la cui morte la procura ha disposto autopsia e accertamenti. Zordan e Zilio erano tesserati nel Team Km Sport, un’associazione sportiva veronese che raduna appassionati di podismo, ciclismo e triathlon. Il fatto che le due morti siano state così vicine ha fatto sorgere qualche dubbio ai familiari e agli amici del quarantottenne che hanno chiesto accertamenti. Zordan viene descritto come una persona attenta all’alimentazione, che non fumava e non beveva alcolici, senza contare la sua abitudine di allenarsi con regolarità. Non di poco conto il fatto che il maratoneta non avrebbe mai registrato alcun problema cardiologico. Secondo quanto emerso, infatti, l’atleta era particolarmente seguito dal punto di vista medico, soprattutto in questo periodo in cui si stava preparando a una competizione importante: la maratona di Valencia del 7 dicembre. «La sua sarà una mancanza molto dura da digerire – ha commentato l’amico Paolo Fongaro -. Alberto era una persona che non si lamentava, vedeva le sconfitte come un punto di partenza, lo chiamavo “il samurai” perché era come un guerriero che non smetteva mai di combattere. Dava il cento per cento in tutto ciò che faceva, nel lavoro e nella famiglia, come anche nello sport». 👉 Leggi l'articolo completo di Rebecca Luisetto sul Corriere #vicenza #maratoneti #cronaca

About