@_marannnn_: ׅ ִֶָ ֺ \ㅤ|ㅤ/ㅤֺ ִֶָ ֺֺֺ ‿⏜᷼ 𖣣⏝ㅤׅㅤ꒰ ☆ ꒱ ׅׄㅤׅㅤ⏝᷼ ꪀꫀ᭙ ρꪮડ𝕥! ⦻ ︶ ㅤ֪ ︶⏝︶ㅤ֪! ୨୧ || LOS AMOOO!!! En mi opinión,los Creepys menos conocidos deberían de tener más fama ♯ -ˋˏ✄┈┈┈┈ ִ ࣪ ˖ ࣪ HASHTAGS ! ᰔ ִ ׄ #CREEPYPASTAS #Fypp #TikTakDraw #Edit @TIKTAK_DRAW 👻

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ivi.pat.sae
ꪱׁׅ᥎꫶ׁׅꪱׁׅ :
X virus es súper 🫦
2025-11-06 02:37:41
40
amoachaesita19
୧ ‧₊˚ 🍓✨𝑽𝒂𝒍𝒆✨🍓⋅ ☆ :
Angeles black😭😭😭
2025-11-07 01:58:01
3
nxthyfnaf
⏤͟͟͞͞✰𝕹𝖆𝖙𝖍𝖞✰⏤͟͟͞͞ :
Mi favorita es Zero y Slenderwoman 💋
2025-11-06 23:23:33
0
val_cckz
𐔌 . .ᐟ ֹ ₊ ꒱ :
ZERO TE AMO, DE HECHO ERA MI AMIGA IMAGINARIA CUANDO IBA EN 2DO DE PRIMARIA 😭😭
2025-11-05 17:51:31
63
odyss_tade31
༒︎🌳|🌱⦻ Odyss#T_31 ⦻🌱|🌳༒︎ :
Esque Candy pop es tan...🫦
2025-11-05 06:22:22
32
imjustgirl2._
Jeff :
Skully:HEY Y YO QUE💔(Soy fan de Skully esq es bn lindo)
2025-11-05 17:49:59
78
muchiro_tokito66
無制限 :
Yo amo a Lulú pero nadie la conoce😭
2025-11-06 00:27:49
450
valt528
𝓥𝓪𝓵𝔂 :
Es q Candy pop, laughin jill, zero, Candy pop, lulu, judge angels, clock work, Jason the tomaker y slenderwoman son tan
2025-11-07 00:38:51
6
keego_milee
ticci Toby mi marido 🫦🔥 :
AMO A JUDGE ANGELS 😭😭💗💗
2025-11-05 17:58:48
125
user.me.gusta.la.c
@user me gusta la comida 🍕🍔 :
Esque Zero 🫦 y nurse an 🫦🫦
2025-11-03 15:23:06
27
mini_minitaa37
Se-mi 🗣️ :
yo amo a Lulú
2025-11-06 00:58:19
4
evv.xps0
EvvZzy. 🐢 :
YO AMO A VAILLY EVANS 😭💜
2025-11-05 22:48:03
5
priiscila_.aquinoo
𝐩𝐫𝐢𝐢𝐬𝐜𝐢𝐥𝐚_.02 :
ponía a nina
2025-11-06 21:16:41
3
rin_ivshan
Han | Rindo's wife! :p :
Es que Candy Pop..
2025-11-05 13:29:36
25
n0tb4dgal
﹒꒰꒰﹒𝐑𝟏𝐫𝐲𝐢𝐢﹒⇵ :
Cuando es tan poco conocida que ni salió:
2025-11-06 22:34:13
38
_dydyxp
Dylan🧣 :
laughing Jack si es muy conocido💔
2025-11-05 18:11:02
151
rody._own
️ℜ𝔬𝔡🦇🎸 :
ESQ NICK VANILL
2025-11-06 00:28:44
3
.wave_node0725
L :
NICK VANILL MENCIONADO (No me acuerdo como se escribía)
2025-11-06 02:25:50
4
unararita_kpoperyotaku
Jeongyeon :
Los menos conocidos son los más buenos
2025-11-06 23:54:28
7
focas.watonasyranas
focas watonasp3 :
pero clockwork Zero y el angel si son bastante conocidos
2025-11-05 13:06:31
18
ffcw_123
🦭⭐️ :
FALTO NURSE AN💔
2025-11-05 19:56:13
3
jhenovap
jhenovaportillo :
candy cane no entró en la lista...me pregunto ¿por qué? . (yp y mi humor malo,solo ignorame)
2025-11-05 23:26:00
3
trkwz_
Samantha ★ :
Freddy Butcher mi mayor hear me out
2025-11-07 01:40:16
5
ilove_sk8theinfinity
SALFISHER😛🦴🎀 :
NADIE CONOCE A LULÚ😭😭😭
2025-11-05 21:03:09
4
_ayawpagpaula
𝜗ৎ. 𝑷𝖺𝗎. :
KAGEKAO MENCIONADO!?
2025-11-06 20:42:40
1
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⸻ Ippolito Nievo e la verità affondata all’arco di Capri Noi popoli del Sud conosciamo bene la menzogna che ci hanno raccontato. Ci hanno riempito la testa con il mito dei Mille, con le favole su Garibaldi e con la propaganda risorgimentale. Ma c’è un punto oscuro che nessuno osa affrontare fino in fondo: la morte di Ippolito Nievo e l’affondamento misterioso della nave Ercole, il 4 marzo 1861, davanti all’arco di Capri. Nievo non era un soldato qualunque. Era il viceintendente dell’impresa dei Mille, colui che custodiva i registri contabili, i documenti scottanti, le prove dei finanziamenti, delle corruzioni, dei traffici sporchi che avevano reso possibile l’invasione del Regno delle Due Sicilie. Nievo era l’uomo che sapeva troppo. Sapeva delle tangenti inglesi, dei soldi di banche e logge, delle mazzette ai generali traditori borbonici, degli accordi segreti con i piemontesi. Quando l’unità d’Italia stava per essere proclamata, quei documenti erano diventati pericolosissimi. Se fossero arrivati a Torino, il mito garibaldino si sarebbe sgretolato, e la verità sullo scippo coloniale al Sud sarebbe esplosa. E allora cosa accade? La nave Ercole, che trasportava Nievo e le sue carte, parte da Palermo diretta a Napoli. Non arriverà mai. All’alba del 4 marzo, affonda improvvisamente al largo di Capri, proprio in prossimità dell’arco naturale. Nessun superstite. Nessun relitto recuperato. Nessun documento salvato. Solo silenzio. Non fu una tragedia del mare. Fu un delitto politico, un affondamento studiato a tavolino per cancellare le prove e mettere a tacere un testimone scomodo. Non a caso Garibaldi stesso, che aveva voluto Nievo al suo fianco, rimase colpito e disse: “Ho perso più di un amico: ho perso la mia memoria”. Sapeva bene che con lui erano scomparse le carte dell’impresa. Da allora i libri di storia hanno provato a minimizzare. Hanno parlato di incidente, di mare agitato, di scarsa sicurezza. Ma chi conosce i fatti, chi studia le carte, chi non ha paura di guardare oltre la retorica, sa che l’Ercole fu fatta sparire. Lì, davanti a Capri, nel cuore del Tirreno, per spegnere la verità del nostro popolo. Nievo non era meridionale, ma la sua morte è intrecciata alla nostra storia. Lui fu sacrificato perché non emergesse l’inganno con cui il Nord, i Savoia e i loro alleati trasformarono il Regno delle Due Sicilie in una colonia interna. Non potevano permettere che qualcuno dimostrasse nero su bianco che l’unificazione non fu un’epopea, ma un’operazione finanziaria, militare e mafiosa. Ancora oggi il relitto non è stato trovato. Ancora oggi lo Stato tace. Ma noi non dimentichiamo. L’ombra dell’Ercole che affonda a Capri ci ricorda che la nostra storia è stata manipolata nel sangue e nel silenzio. Ogni volta che guardiamo quel mare, vediamo le onde coprire le carte bruciate della nostra verità. Il “Risorgimento” è stato un tradimento. E l’affondamento dell’Ercole ne è il simbolo più grande: un crimine nascosto dietro la facciata della gloria. Noi popoli del Sud non abbiamo più paura di dirlo: Ippolito Nievo fu assassinato perché sapeva troppo, e il suo corpo con i suoi documenti giace sotto quel mare, davanti all’arco di Capri, dove l’Italia si è costruita sulle bugie e sulle nostre rovine. ⚜️ Noi non dimentichiamo. Noi non perdoniamo. La verità riaffiora sempre, anche dal fondo del mare.#BRIGANTI #lazzari
⸻ Ippolito Nievo e la verità affondata all’arco di Capri Noi popoli del Sud conosciamo bene la menzogna che ci hanno raccontato. Ci hanno riempito la testa con il mito dei Mille, con le favole su Garibaldi e con la propaganda risorgimentale. Ma c’è un punto oscuro che nessuno osa affrontare fino in fondo: la morte di Ippolito Nievo e l’affondamento misterioso della nave Ercole, il 4 marzo 1861, davanti all’arco di Capri. Nievo non era un soldato qualunque. Era il viceintendente dell’impresa dei Mille, colui che custodiva i registri contabili, i documenti scottanti, le prove dei finanziamenti, delle corruzioni, dei traffici sporchi che avevano reso possibile l’invasione del Regno delle Due Sicilie. Nievo era l’uomo che sapeva troppo. Sapeva delle tangenti inglesi, dei soldi di banche e logge, delle mazzette ai generali traditori borbonici, degli accordi segreti con i piemontesi. Quando l’unità d’Italia stava per essere proclamata, quei documenti erano diventati pericolosissimi. Se fossero arrivati a Torino, il mito garibaldino si sarebbe sgretolato, e la verità sullo scippo coloniale al Sud sarebbe esplosa. E allora cosa accade? La nave Ercole, che trasportava Nievo e le sue carte, parte da Palermo diretta a Napoli. Non arriverà mai. All’alba del 4 marzo, affonda improvvisamente al largo di Capri, proprio in prossimità dell’arco naturale. Nessun superstite. Nessun relitto recuperato. Nessun documento salvato. Solo silenzio. Non fu una tragedia del mare. Fu un delitto politico, un affondamento studiato a tavolino per cancellare le prove e mettere a tacere un testimone scomodo. Non a caso Garibaldi stesso, che aveva voluto Nievo al suo fianco, rimase colpito e disse: “Ho perso più di un amico: ho perso la mia memoria”. Sapeva bene che con lui erano scomparse le carte dell’impresa. Da allora i libri di storia hanno provato a minimizzare. Hanno parlato di incidente, di mare agitato, di scarsa sicurezza. Ma chi conosce i fatti, chi studia le carte, chi non ha paura di guardare oltre la retorica, sa che l’Ercole fu fatta sparire. Lì, davanti a Capri, nel cuore del Tirreno, per spegnere la verità del nostro popolo. Nievo non era meridionale, ma la sua morte è intrecciata alla nostra storia. Lui fu sacrificato perché non emergesse l’inganno con cui il Nord, i Savoia e i loro alleati trasformarono il Regno delle Due Sicilie in una colonia interna. Non potevano permettere che qualcuno dimostrasse nero su bianco che l’unificazione non fu un’epopea, ma un’operazione finanziaria, militare e mafiosa. Ancora oggi il relitto non è stato trovato. Ancora oggi lo Stato tace. Ma noi non dimentichiamo. L’ombra dell’Ercole che affonda a Capri ci ricorda che la nostra storia è stata manipolata nel sangue e nel silenzio. Ogni volta che guardiamo quel mare, vediamo le onde coprire le carte bruciate della nostra verità. Il “Risorgimento” è stato un tradimento. E l’affondamento dell’Ercole ne è il simbolo più grande: un crimine nascosto dietro la facciata della gloria. Noi popoli del Sud non abbiamo più paura di dirlo: Ippolito Nievo fu assassinato perché sapeva troppo, e il suo corpo con i suoi documenti giace sotto quel mare, davanti all’arco di Capri, dove l’Italia si è costruita sulle bugie e sulle nostre rovine. ⚜️ Noi non dimentichiamo. Noi non perdoniamo. La verità riaffiora sempre, anche dal fondo del mare.#BRIGANTI #lazzari

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